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lunedì 12 agosto 2013

L'uomo più ricco del Brasile perde 33 miliardi in un anno

Di seguito un interessante ariticolo tratto da Il Corriere della Sera.
Il Brasile è la nuova terra delle opportunità, dove è facile arricchirsi in fretta.. ma come vedrete non è sempre così!
Ecco come perdere 33 miliardi di dollari in un solo anno.. la storia di Eike Batista, l'ex uomo più ricco del Brasile


L'uomo più ricco del Brasile perde quasi tutta la sua fortuna

Era l'uomo più ricco del Brasile, voleva diventare la persona più ricca del mondo. E aveva tutte le carte in regola. Ma il destino per Eike Batista ha scritto un copione diverso: il miliardario ha perso il 99 per cento di tutto il suo patrimonio, 33 miliardi di dollari, in un anno.

DEUS EX MACHINA - Lo hanno ribattezzato il «magnate dei miracoli»: a soli venticinque anni Eike Batista - nome da calciatore, ma fiuto da grande capitano d'industria - possedeva già un capitale di 6 milioni di dollari. L'imprenditore, figlio dell’ex ministro Eliezer Batista, l’inventore della Vale do Rio Doce, la seconda compagnia mineraria più grande al mondo, aveva comprato oro da minatori indipendenti in Amazzonia per rivenderlo a Rio de Janeiro. Le porte per lui sono sempre state aperte, per non dire spalancate. E con gli anni Eike è diventato ricchissimo, il più ricco del Brasile. Ha costruito un impero che spazia dal petrolio al gas naturale, dall'energia elettrica alla logistica fino all'ambito minerario, il settore alberghiero e quello dell'intrattenimento. Batista, tanto per capirci, è anche il deus ex machina dell’assegnazione a Rio dei Giochi Olimpici del 2016 e al Brasile dei Mondiali di Calcio 2014. Due anni fa l'imprenditore minerario aveva persino annunciato la sua intenzione di acquistare il Maracanã, il mitico stadio che ospiterà la finale dei Mondiali di calcio 2014. Non a caso The Economist lo aveva definito «l'uomo che è riuscito a capire, e a sfruttare, i punti di forza e le debolezze della sua nazione».
LA SUA FORTUNA - Fin qui la storia del suo successo. Stando alla rivista Economist, il tycoon era fermamente convinto che fosse solo una questione di tempo riuscire a togliere lo scettro di persona più ricca del mondo a Carlos Slim. La sua ambizione, talvolta sfacciata, gli è però costata cara. Molto cara. Ancora nel marzo del 2012 Bloomberg aveva quantificato la sua fortuna in 34,5 miliardi di dollari. Ora ha perso tutto. O meglio, quasi tutto. Come ha raccontato il Financial Times, il declino del settimo uomo più ricco del mondo è iniziato un anno fa, con la frenata dell'euforia economica nel Paese. Per il miliardario è diventato sempre più difficile riuscire a convincere gli investitori a immettere nuovo denaro nelle sue imprese. E dopo le manifestazioni di protesta scoppiate sulle strade e nelle piazze del Brasile, la primavera scorsa, il quadro è diventato ancora più fosco. Azionisti e investitori, infatti, hanno iniziato a innervosirsi e ritirare i propri capitali dalle società del paperone brasiliano. La Holding EBX è stata travolta dalla pressione finanziaria.
EX MILIARDARIO - Per tappare i buchi Batista ha cercato disperatamente di vendere le azioni delle società più lucrative: MPX (generazione di energia) e MMX (miniere). Non gli è riuscito. Come se non bastasse un altro duro colpo è arrivato dall'importante fondo di Abu Dhabi, Mubadala Development, che ha tolto i suoi soldi dalla holding di Batista, la EBX. L'impero del magnate deve al fondo degli Emirati arabi uniti circa 1,5 miliardi di dollari. In un anno la fortuna di Batista si è quasi completamente dissolta, colpa soprattutto del brusco stop dell'economia brasiliana: se la crescita nel 2010 era del 7,5 per cento, lo scorso anno è scesa all'1%. Per «l'indice dei miliardari», stilato da Bloomberg, Eike Batista possiede ancora 200 milioni di dollari. Una somma relativamente modesta se si considera tutta la sua storia.
Elmar Burchia da Il Corriere della Sera del 9 agosto 2013

venerdì 9 agosto 2013

Brasile: Recife, tribunale ordina ad esercito di riconoscere coppia gay

Rio de Jainero, 8 ago. (Adnkronos/Dpa) - Un tribunale brasiliano ha stabilito che l'Esercito deve riconoscere come coniuge il partner gay di un sergente e garantirgli tutti i benefit, compresa l'assistenza sanitaria e la reversibilita' della pensione, che vengono garantiti ai coniugi eterosessuali degli altri militari. La decisione del tribunale della citta' di Recife fa riferimento alla decisione con cui la Corte Suprema Federale ha equiparato i matrimoni gay a quelli eterosessuali. Il procuratore che rappresenta l'Esercito ha detto che non fara' ricorso contro la decisione dei giudici di Recife.

Fonte Adnkronos 8 agosto 2013

giovedì 8 agosto 2013

Brasile:stage su set porno, boom domande

(ANSA) - RIO DE JANEIRO - Ad appena due giorni dal suo annuncio, l'offerta di un tirocinio presso uno studio di produzione di film per adulti a San Paolo - per aspiranti tecnici - ha già ricevuto oltre 500 risposte da altrettanti candidati. Ad attirare tante attenzioni non è certo il valore del rimborso spese, pari a 900 reais mensili (300 euro): ''Il lavoro é serio, ma la maggioranza dei curricula appartiene a depravati o persone in vena di scherzare'', ha ammesso il direttore della casa di produzione. 
Da Il Corriere 7 agosto 2013

venerdì 31 maggio 2013

Le energie rinnovabili italiane “volano” in Brasile

Missione imprenditoriale italiana in Brasile.
 Dal 14 al 19 luglio, Promos-Camera di commercio di Milano ha organizzato un tour a Fortaleza e San Paolo per le aziende lombarde della filiera delle energie rinnovabili. L’iniziativa, organizzata con il supporto del consolato generale italiano a San Paolo, prevede una presentazione del mercato e delle opportunità di business esistenti, numerosi incontri b2b con operatori locali e visite aziendali.
Infine, la partecipazione alla fiera EnerSolar+. Si tratta del principale evento internazionale (e il più importante di tutta l’America Latina) per quanto riguarda le energie “verdi”.

Dal fotovoltaico alla termica, al solare, al biogas, all’idroelettrico. All’evento parteciperanno più di 150 espositori da almeno dieci paesi, tra cui l’Italia, in uno spazio espositivo cresciuto del 50 per cento rispetto a quello dell’edizione 2012. Gli organizzatori, infatti, stimano un forte aumento dei visitatori.

Ciò, soprattutto grazie all’interesse crescente in questo settore da parte del Brasile.
Il governo del paese latino americano, infatti, ha pianificato per il prossimo futuro investimenti pari a circa 200 miliardi di euro.
Fonte IlVelino

mercoledì 29 maggio 2013

Salvador: Confederations cup, cede tetto stadio che ospiterà Italia-Brasile



Le intense piogge hanno provocato il distaccamento di uno dei pannelli in plastica del tetto dello stadio di Salvador, fresco di inaugurazione in vista della Confederations Cup che prenderà il via il 15 giugno. E montano le polemiche sulla effettiva capacità delle strutture brasiliane di accogliere prima i Mondiali di Calcio del 2014, e poi le Olimpiadi del 2016
Fonte Repubblica.it

sabato 25 maggio 2013

Brasile: Scoperte 15 nuove specie di uccelli in Amazzonia

Ma sono a rischio estinzione, minacciate da disboscamento
Rio de Janeiro, 24 mag. (TMNews) - In Amazzonia sono state identificate quindici nuove specie di uccelli, la scoperta più importante dell'ornitologia brasiliana negli ultimi 140 anni. "Nel mondo ogni anno vengono descritte tre o quatro specie di uccelli. Averne trovate 15 è una sorpresa e testimonia l'immensa ricchezza della biodiversità in Amazzonia e la necessità di preservarla", ha detto Luis Fabio Silveira, ornitologo del Museo di Zoologia dell'Università di San Paolo.
Alcune di queste specie vivono negli stati di Para e del Mato Grosso, ad oriente dell'Amazzonia, in "habitat molto limitati e sono già minacciate di estinzione a causa del disboscamento", ha spiegato Silveira.
Il più grande è un "gralha", una specie di corvo del genere Cyanocorax, lungo circa 35 centimentri. Un altro molto particolare è "l'arapaçu-de-bico-torto" (Campylorhamphus), un uccello dal becco lungo e fine che si alimenta di insetti. Alcuni di questi uccelli sono stati identificati grazie al loro canto, che non era mai stato riconosciuto prima. Undici di queste nuove specie sono endemiche del Brasile, le altre quattro si trovano anche in Peru e Bolivia.
(fonte afp)
La Stampa
TMNews 
arapaçu-de-bico-torto

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